In occasione della recente assemblea associativa, l’Unione Pedemontana Parmense è entrata nel Comitato Esecutivo del Forum Italiano per la Sicurezza Urbana a conferma dell’interesse in materia attestato da anni di progettazione applicata. L’Unione nasce nel 2008 ed è composta da cinque Comuni che condividono molti servizi strategici quali: la Polizia Locale e la Protezione Civile, i Servizi socio-sanitari e lo Sportello unico attività produttive, il Servizio finanziario ed informatico, il Servizio anticorruzione e trasparenza, la comunicazione e il personale dipendente.

“In tema di sicurezza urbana il contesto territoriale non evidenzia particolari criticità – afferma l’Assessore alla Sicurezza dell’Unione, Elisa Leoni – il tessuto socio-economico ha retto all’evolversi della crisi, la partecipazione dei cittadini è sempre attiva ed esprime un volontariato collaborativo in diversi campi. Tuttavia, si registrano comunque preoccupazioni connesse alla percezione della sicurezza, che generano ansia e timori tra la popolazione che si sente più indifesa, nonostante il numero dei reati sia in calo. Per questo – continua l’Assessore – circa cinque anni fa, noi Sindaci dell’Unione ed il Comando della Polizia Locale abbiamo deciso di affrontare il tema della sicurezza in maniera strutturata, predisponendo azioni a medio e lungo termine, ritenendo poco funzionali misure contingenti e disarticolate. Abbiamo pertanto iniziato un percorso connotato da: analisi delle criticità; confronto con la cittadinanza attraverso incontri tematici; confronto con gli Uffici della Regione preposti alla sicurezza urbana; progettazione. Abbiamo articolato la filosofia progettuale su tre linee di indirizzo:

1) Impiego di tecnologie informatiche in un’ottica di progressivo controllo del perimetro esterno ed interno al territorio dell’Unione, prevedendo sinergie con i Comuni confinanti al fine di ottimizzare il sistema;

2) Riorganizzazione del Corpo di Polizia Locale, realizzazione della sede del Comando e della centrale operativa, rinnovo del parco veicolare e tecnologico;

3) Coinvolgimento dei cittadini attraverso l’implementazione e la creazione dei gruppi di Controllo di Vicinato”.

Un percorso lungo e impegnativo, in termini operativi ed economici, che sta progressivamente trasformando il contesto territoriale dal punto di vista della sicurezza, come attestato dai dati annualmente forniti dalla locale Prefettura, un percorso che non deve arrestarsi, anzi deve essere oggetto di studio per trarne lezioni e spunti a migliorare, sostiene l’Assessore Leoni, che già individua alcuni elementi utili: “In primo luogo emerge l’importanza di mantenere sempre il sistema performante, sia dal punto di vista tecnologico che relazionale. La soddisfazione dei risultati raggiunti non deve precludere la messa in campo di nuove idee e nuovi investimenti. Si evince poi la funzionalità di un modello a “rete”, che ha consentito di lavorare in maniera sinergica valorizzando le singole componenti. In particolare, il rapporto instaurato con la Regione Emilia-Romagna, sia in termini di idee e progettualità che di supporto economico, ha dimostrato quanto sia proficuo lavorare insieme su obiettivi condivisi. Purtroppo, analoga sinergia non si verifica con gli Organismi statali che ritengono ancora fortemente subalterna la territorialità locale. Incomprensibile, ad esempio, il fatto per cui i Sindaci, nonostante le competenze loro attribuite, non possano conoscere in tempo reale i reati occorsi nei rispettivi comuni e che la Polizia Locale non abbia accesso ad alcune banche dati ministeriali necessarie per espletare in maniera più proficua e professionale l’attività di controllo e vigilanza. La lezione conclusiva, in sintesi, è che c’è ancora molta strada da fare”.

L’attività di analisi, studio e confronto in materia è certamente fondamentale. Il FISU si muove proprio su questi binari e L’Unione Pedemontana Parmense è stata in diverse occasioni promotore di iniziative di approfondimento, quale ad esempio il convegno “I fenomeni di criminalità e la percezione di sicurezza” svoltosi a Felino lo scorso dicembre. “Peraltro, in quella sede – prosegue l’Assessore Leoni – grazie alla partecipazione del prof. Andrea Di Nicola dell’Università di Trento, siamo venuti a conoscenza dell’esistenza di un software, il primo urban security system, volto all’interazione e scambio d’informazioni tra polizie e amministrazioni locali, che, insieme alla Regione Emilia-Romagna, abbiamo deciso di testare coniugando tecnologia e controllo di vicinato, attraverso la regia dell’Unione. Il problema, infatti, è spesso l’elaborazione della corposa mole di dati, disaggregati, differenti, difficilmente comparabili, dall’analisi dei quali, invece, occorrerebbe partire per sviluppare efficaci azioni di contrasto. Questo nuovo strumento, ci permetterà di capire dove si concentrano gli episodi di disordine urbano, individuare le discrepanze esistenti tra sicurezza oggettiva e la percezione soggettiva, interpretando così le dinamiche sociali in essere e trovare le relative soluzioni”.

L’adesione al FISU è la conseguenza naturale del percorso intrapreso dall’Unione sul tema della sicurezza urbana, tema che necessita del confronto e della condivisione di proposte e buone prassi. La Leoni prosegue: “siamo da sempre fortemente convinti che alle idee devono seguire fatti concreti, coerenti con gli obiettivi dati e che il lavoro quotidiano, non sempre percepito e riconosciuto, sia l’unico mezzo per ottenere risultati degni di questo nome. Gli slogan e le promesse mirabolanti non sono in linea con il nostro modo di interpretare il mandato politico e il senso di responsabilità che contraddistingue i nostri territori. Al FISU chiediamo di essere accompagnati in un percorso di crescita anche culturale. Le attività realizzate e proposte in questi anni hanno certificato la centralità del FISU sul tema della sicurezza. Centralità che viene “plasticamente” evidenziata dalla relazione delle attività svolte lo scorso anno. Attività che spaziano dalla formazione alla ricerca, convegni e congressi sia a livello nazionale che europeo. Doveroso ricordare la prima “Summer School FISU”, un percorso innovativo di formazione rivolto a professionisti della sicurezza, che auspico venga replicato in futuro. In generale, penso che l’adesione all’interno della compagine associativa di tutte le realtà territoriali (Regioni-Comuni-Unioni), consenta di sviluppare un dibattito trasversale utile ad individuare una progettualità condivisa, fuori da schemi preordinati e finalizzata alla conoscenza “reale” dei problemi di sicurezza, conoscenza che ci permetterà di mettere in campo strategie mirate e puntuali. A fronte del progressivo impegno sul versante della sicurezza chiesto dallo Stato, come Amministratori chiediamo un maggior coinvolgimento decisionale ed un dettato normativo rispondente all’evolversi delle dinamiche sociali”.

L’Assessore Leoni conclude: “Siamo consapevoli che l’adesione al Comitato Esecutivo del FISU sia una responsabilità, e intendiamo onorarla attraverso una presenza fattiva in termini di proposte e disponibilità, condividendo, per quanto potrà essere utile, la nostra esperienza. Ringrazio il FISU per il lavoro che svolge e per averci accolto nel Comitato Esecutivo”.