Firenze, 30 settembre Ore 9.30 Sala Pegaso a Palazzo Strozzi Sacrati, Piazza Duomo

La Regione Toscana, insieme al Forum Italiano per la Sicurezza Urbana, organizza il 30 settembre p.v. a Firenze il convegno “Criminalità e sicurezza in Italia e in Toscana – Dati e tendenze di alcuni fenomeni criminali”.
Il convegno vedrà la partecipazione, fra gli altri, dell’Assessore alle Politiche per la sicurezza dei cittadini e cultura della legalità della Regione Toscana, Vittorio Bugli, del Sindaco di Prato, Matteo Biffoni, del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Firenze Giuseppe Creazzo, dell’Assessore alla Sicurezza Urbana e Polizia Municipale del Comune di Firenze Federico Gianassi, dell’Assessore alla Sicurezza del Comune di Lucca Francesco Raspini, oltre al Presidente del FISU e Sindaco di Piacenza Paolo Dosi.
Il programma è incentrato sulla presentazione del rapporto sulla criminalità in Italia predisposto e pubblicato dal FISU e sarà poi seguito da un approfondimento sull’andamento e le caratteristiche della delittuosità in Toscana.
La redattrice del rapporto Rossella Selmini, Professore di sociologia all’Università del Minnesota e Presidente della Società Europea di Criminologia, ha lavorato su dati statistici relativi ad un arco temporale molto lungo – per alcune tipologie di reati si sono analizzati dati relativi agli ultimi 40/50 anni – poichè è solo nel lungo periodo che si stabilizzano i trend sociali e si possono, dunque, apprezzare e misurare in modo metodologicamente consapevole linee di tendenza, evoluzioni, oscillazioni.
Il quadro che ne esce è basato sui dati che emergono dalle denunce alle polizie: ci si è avvalsi anche dalla banca dati SDI (Sistema di indagine) che raccoglie informazioni e comunicazioni di cui le Forze di polizia sono venute a conoscenza e si distinguono in Fatti, avvenimenti d’interesse per le Forze di polizia (reati ed eventi non sanzionati penalmente) e Provvedimenti, cioè atti formali emessi dalle autorità competenti. Si tratta dunque di una fonte d’informazione imperfetta poiché, come noto, molti reati, pur essendo stati commessi non vengono registrati. Si pensi, ad esempio, alla differenza di denunce tra un omicidio o una violenza sessuale. Nonostante ciò le statistiche penali offrono indicazioni preziose e sufficientemente attendibili sull’andamento della criminalità nel nostro Paese ed alcuni importantissimi elementi di riflessione.
Tra questi, in particolare l’età anagrafica degli autori di reato. Se nel nord Italia gli autori si concentrano in particolare nella fascia d’età tra i 14/15 anni e i 24/25 anni, nel sud gli autori sono prevalentemente adulti e tendono a spalmarsi su fasce di età più ampie a indicare una forma di criminalità più tradizionale.
Si tratta di elementi conoscitivi indispensabili per mettere in atto azioni di prevenzione mirate ai singoli territori ed a specifici gruppi sociali, così come il FISU auspica. La ricerca, del resto, vuole essere d’ausilio agli Enti locali per superare l’attitudine a risolvere i problemi connessi alla criminalità senza considerare la specificità dei reati o dei contesti entro i quali questi si verificano.
Conoscere l’ampiezza di un particolare reato nel proprio territorio e avere un identikit dell’autore significa poter intervenire consapevolmente. Anche nel tentativo di integrare l’utilizzo della ricetta preferita dai governi occidentali negli ultimi 10/15 anni: l’adozione di impianti di videosorveglianza quale unica misura di prevenzione.

Infografica di sintesi di alcuni dai del rapporto a cura di Halfpastwelve

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CRIME AND SECURITY IN ITALY AND TUSCANY – DATA AND TRENDS OF SOME CRIMES

Tuscany Region and FISU organize in Florence the conference “Crime and security in Italy and Tuscany – Data and trends of some crimes”.
The conference will be attended, among others, by the Region Councillor for citizens security and legality culture Vittorio Bugli, the Mayor of Prato, Matteo Biffoni, the Public Prosecutor at the Court of Florence, Giuseppe Creazzo , the City of Florence Councillor for Urban Security and Municipal Police Federico Gianassi, the city of Lucca Councillor for Security Francesco Raspini and the President of FISU Mayor of Piacenza Paolo Dosi.
The program focuses on the report on crime published by FISU in 2015 and will be followed by a discussion on the specifics of crime in Tuscany.

Rossella Selmini, Professor of Sociology at the University of Minnesota and President of the Criminology European Society, author of the report examined data relating to a very long period: 40/50 years for certain types of crimes. It ‘s indeed in the long period that trends can be seen and understood.

Data are mainly based on reports to the police and notably on the “SDI database”: a Survey system that collects information and complains, differentiating facts – crimes and events not sanctioned criminally – from measures – formal sanctions decided by authorities – and is therefore incomplete as many committed crimes are not reported to the police – see for instance the difference murder /sexual assault crimes.
Among the most interesting data this survey offers is the age of offenders. If in northern Italy the authors are mainly in the age-group between 14-15 and 24-25 years, in the south they tend to slather on broader age ranges, pointing out to more traditional crime forms.
Prevention needs to be targeted to specific social groups. The research aims therefore to provide local authorities with a tool that can support their actions, offering insights of crimes in the contexts in which they occur. A better knowledge of crime phenomena and authors in a specific territory make a conscious targeted prevention measure possible, beyond the western governments favorite one, over the last 10-15 years: video surveillance systems.