Una nuova collaborazione per nuove proposte per la sicurezza dei cittadini e la lotta alla mafia. Anci, Fisu e Avviso pubblico hanno firmato il 20 marzo un protocollo d’intesa finalizzato a promuovere insieme nuove politiche per la sicurezza urbana, la legalità e il contrasto alla criminalità e alla mafia.

L’accordo regola in via generale la collaborazione in materia tra l’Associazione nazionale Comuni d’Italia (Anci), il Forum italiano per la sicurezza urbana (Fisu) e Avviso pubblico (Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie).
Con la firma, le tre organizzazioni si impegnano a realizzare in maniera congiunta e coordinata una serie attività di analisi, studio e formazione.
“E’ una collaborazione necessaria – sottolinea il delegato Anci per la sicurezza Flavio Zanonato – perché avvertiamo che un’economia sana e propulsiva ha momenti in cui viene inquinata”. “Il nodo – spiega il presidente di Fisu Giorgio Pighi – è costruire percorsi perché le politiche di prevenzione e contrasto consentano ai territori di essere al riparo e di fronteggiare la criminalità in tutti i suoi aspetti, anche lavorando sulle buone prassi”. “Attraverso questo accordo – aggiunge il presidente di Avviso pubblico Andrea Campinoti – possiamo avere una maggiore efficacia e una capacità di analisi e sviluppo di politiche per le nostre comunità, parlando a tutto il Paese e non lasciando soli gli amministratori che sono in prima linea”.
In particolare, il protocollo prevede una serie di appuntamenti nazionali dedicati alla diffusione della cultura della sicurezza e della legalità, con incontri e pubblicazioni organizzati da quest’anno per fare il punto sui profili istituzionali e normativi legati alla questione della sicurezza urbana, su nuove procedure che facilitino gli Enti locali ad operare in trasparenza e legalità, sull’analisi e promozione delle esperienze locali affermatesi come buone pratiche, sui temi della prevenzione della criminalità e sulle prospettive europee per la sicurezza urbana.
La nuova collaborazione riguarderà anche la realizzazione coordinata di percorsi di formazione rivolta agli operatori di Polizia municipale e ad altri dipendenti pubblici sui temi della sicurezza urbana, della prevenzione della criminalità e del rafforzamento della legalità con particolare riferimento alle previsioni contenute nel Codice antimafia e alle norme che regolano l’utilizzo dei beni confiscati alle mafie.
Il testo della convenzione è scaricabile alla pagina “chi siamo”.